Silvia Brandino

Disturbi d’ansia

Disturbi d'ansia e attacchi di panico
L’ansia è un emozione caratterizzata da sensazioni di tensione, minaccia, preoccupazioni e modificazioni fisiche, come aumento della pressione sanguigna e tachicardia.

Le persone con Disturbi d’Ansia solitamente presentano pensieri ricorrenti e angoscia. Inoltre, possono evitare alcune situazioni come tentativo di gestire (o non affrontare) le preoccupazioni. I sintomi fisici dell’ansia più frequenti sono sudorazione, tremolio, tachicardia, vertigini/capogiri, senso di oppressione al petto, nodo alla gola.

A differenza della paura, che presuppone un reale pericolo, l’ansia è uno stato caratterizzato da sentimenti di paura e di preoccupazione non connessi, almeno apparentemente, ad alcuno stimolo specifico. Tali stati possono sfociare in un disturbo quando persistono nel tempo e compromettono la qualità di vita dell’individuo.

Esistono diverse tipologie di disturbi ansiosi:

  • Disturbo di Panico: caratterizzato da un’improvvisa manifestazione di intensa paura in assenza di un reale pericolo, accompagnata da sintomi somatici (tachicardia, intensa sudorazione, fame d’aria, tremore) e cognitivi (paura di impazzire, di perdere il controllo, paura di morire). Generalmente raggiunge rapidamente l’apice ed è di breve durata. La sua caratteristica essenziale è la sensazione di perdita del controllo e la, conseguente, paura di andare incontro a nuovi episodi di panico che possono portare a evitare situazioni e/o luoghi.
  • Disturbo d’Ansia generalizzata: si caratterizza per ansia e preoccupazioni eccessive relative a una quantità di eventi o di attività (come prestazioni lavorative o scolastiche). I sintomi si manifestano per la maggior parte dei giorni per almeno 6 mesi. L’individuo ha difficoltà nel controllare la preoccupazione e l’ansia, che si reputa eccessiva per intensità, durata o frequenza rispetto alla reale probabilità o impatto dell’evento temuto. Si associa ai seguenti sintomi: irrequietezza (sentirsi tesi, con i nervi a fior di pelle), affaticamento, difficoltà a concentrarsi o vuoti di memoria, irritabilità, tensione muscolare e alterazioni del sonno (difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno, o sonno irrequieto e insoddisfacente).
  • Disturbo d’Ansia Sociale: l’individuo sperimenta paura o ansia marcate relative a una o più situazioni sociali nelle quali è esposto al possibile esame degli altri. Gli esempi comprendono interazioni sociali (per es., avere una conversazione, incontrare persone sconosciute), essere osservati (per es., mentre si mangia o si beve) ed eseguire una prestazione di fronte ad altri (per es., fare un discorso). Ciò che realmente è temuto è la possibilità di agire in modo tale da manifestare i suoi sintomi d’ansia, che saranno valutati negativamente dagli altri.
  • Fobia specifica: caratterizzata da preoccupazione e timore verso situazioni o oggetti specifici. La percezione del pericolo di fronte all’evento temuto, varia da individuo a individuo. Può essere rappresentato da una semplice stato di “allerta” lieve fino a giungere ad una dimensione di profondo terrore situazionale, decisamente irrazionale e fortemente invalidante che a volte può sfociare in autentiche crisi d’ansia e/o attacchi di panico.
  • Agorafobia: si contraddistingue per la paura degli spazi. Paura degli spazi chiusi, nei quali ci si immagina di sentirsi male, ed intrappolati senza possibilità di uscirne. Paura, anche, degli spazi aperti, dove ci si immagina soli e senza aiuto a disposizione nel caso ci si sentisse male.

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