Silvia Brandino

Biblioterapia

Biblioterapia

Con il termine «biblioterapia» si intende un metodo di cura attraverso la lettura di libri.

La lettura diventa così:

  • uno strumento di promozione e crescita culturale personale e collettiva,
  • uno strumento di autoaiuto,
  • uno strumento di acquisizione di conoscenze e promozione di consapevolezza in situazioni di disagio psicologico e sociale,
  • una tecnica psicoeducativa e cognitiva in ambito psicoterapeutico.

Oggi la pratica della biblioterapia è diffusa in tutto il mondo occidentale. In Inghilterra la Book Therapy, basata sugli studi dello psicologo gallese Neil Frude, è stata riconosciuta dal National Health Service (servizio sanitario inglese) come efficace ed indicata soprattutto per la cura dello stress psicologico.

Diverse accezzioni Biblioterapia

  • di AUTOAIUTO: uno strumento al di fuori del contesto terapeutico, di autocura e crescita personale;
  • di PSICOEDUCAZIONE: utilizzato soprattutto nelle scuole, offre percorsi di lettura guidata finalizzati al confronto su un tema e alla socializzazione per promuovere la crescita cognitiva e socio-affettiva;
  • di TERAPIA: utilizzato all’interno di un contesto psicoterapeutico.

In ambito psicoterapeutico la Biblioterapia si colloca all’interno della relazione terapeutica.

Il libro diventa un luogo condiviso da paziente e terapeuta.

La biblioterapia diventa una tecnica per favorire l’introspezione nel paziente. Il racconto permette di esporsi ad emozioni che magari riguardano da vicino ma che non si ha il coraggio di affrontare, proprio perché è più facile riconoscerle in qualcosa che è “altro da sé” piuttosto che su sé stessi.
Il libro, dunque, è a tutti gli effetti uno strumento di cura.

Perché prescrivere un libro

Un libro, anche lo stesso, può essere consigliato con diverse finalità:

  • creare e/o rafforzare una buona relazione ed alleanza terapeutica;
  • introdurre un argomento che si vuole affrontare in terapia;
  • curare una particolare sintomatologia esponendo il paziente, in maniera guidata e controllata, alle proprie paure.

La finalità, in ogni caso, è quella di promuovere una maggiore consapevolezza di sé e spingere il paziente verso un cambiamento.

L’indicazione di lettura è un vero e proprio compito che il terapeuta assegna al paziente. Durante ogni seduta, il terapeuta si confronta con il paziente in base alla lettura fatta e affronta, di volta in volta, le tematiche che emergono dalla lettura stessa.

Il contributo più importante del terapeuta consisterà, quindi, nelle scelte che saprà fare delle letture da proporre ai pazienti e nella capacità di accompagnare quest’ultimo, nel corso della lettura, nel processo di costruzione di significato.

La dottoressa Silvia Brandino integra spesso la pratica della Biblioterapia all’interno di percorsi di psicoterapia individuale. Organizza, inoltre, e propone Gruppi di Biblioterapia nel territorio milanese e provincia. I gruppi di Biblioterapia sono gruppi di lettura in cui vengono discusse tematiche di interesse psicologico prendendo spunto da testi di letteratura italiana ed internazionale.

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