Disagio psicologico e crisi economica italiani riluttanti a rivolgersi a professionisti competenti

Disagio psicologico e crisi economica italiani riluttanti a rivolgersi a professionisti competenti

In occasione del 19° Congresso Nazionale della Società Italiana di Psicopatologia (SOPSI) sono stati presentati i risultati di un’indagine Ispo “Gli italiani e l’impatto percepito della crisi sulla psiche” commissionata dal Dipartimento di Salute Mentale dell’Università degli Studi di Milano.

Da questa indagine emerge che, per il 95% degli italiani, la crisi ha determinato un aumento di stati depressivi, ansia, abuso di alcool o di altre sostanze, gioco d’azzardo patologico. Ciononostante gli intervistati dichiarano che, se si tratta di dare un consiglio ad un amico, il 48% suggerisce di rivolgersi ad uno specialista ma, se si tratta di sé stessi, le cose cambiano.

Solo il 21% degli intervistati, infatti, dichiara di richiedere prontamente un consulto specialistico, il 46% arriva dal professionista dopo qualche titubanza ed un po’ di imbarazzo, il 33% non si rivolge a nessuno e pensa di poter risolvere il problema da solo.

I risultati di questa indagine sono preoccupanti perché evidenziano, innanzitutto, come nel nostro Paese non sia ancora diffusa una corretta cultura della prevenzione e cura della salute psichica. Ma ancor più preoccupante è, soprattutto, il fatto che un mancato intervento tempestivo può comportare ulteriori complicazioni. In molti casi, infatti, più tempo passa fra l’esordio dei sintomi e la consultazione di uno specialista, maggiore è il rischio di cronicizzazione della sintomatologia e di comorbidità con altri disturbi psicologici (ossia, il rischio che al sintomo iniziale si associno e si sviluppino sintomatologie proprie di altre patologie psicologiche). Dunque, il rischio è che il disagio psicologico si complichi e diventi più invalidante.

Questo non significa voler “patologizzare” ogni esperienza umana e dichiarare che chiunque viva un momento personale ed economico difficile debba necessariamente rivolgersi ad uno specialista.

Gli avvenimenti, di per sè, sono “neutri”, solo quando sono declinati all’interno di una storia personale di qualcuno acquisiscono significato. Dunque non è stressante ciò che capita, ma come viviamo ciò che ci capita, l’effetto che fa quel determinato evento ad una singola e specifica persona.

Può succedere, dunque, che uno specifico evento sia vissuto come particolarmente stressante e difficile da affrontare con le risorse che si hanno a disposizione. Ciò può comportare sia l’insorgere di sintomatologie che compromettono il funzionamento globale della persona, sia l’acutizzarsi di una sintomatologia latente preesistente.

In questi casi è importante prendere atto del proprio disagio psicologico e rivolgersi ad uno specialista per un consulto. In molti casi il percorso di cura è molto più semplice ed efficace di quanto si possa immaginare.

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